PSICOTERAPEUTA: chi è e che cosa fa

La stessa Legge del 18 febbraio 1989, n. 56 determina che “L'esercizio dell'attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica.”
Lo psicoterapeuta, quindi, può essere uno psicologo o un medico che dopo il corso di laurea si è specializzato in una delle scuole universitarie o riconosciute dallo Stato (4 o 5 anni).
Lo psicoterapeuta tratta i disagi psicologici con i colloqui, detti sedute, in genere ad una frequenza di una o più volte la settimana a seconda dell’indirizzo teorico a cui appartiene. Il tipo d'impostazione teorica, gli obbiettivi del trattamento e le tecniche utilizzate variano molto in base all’orientamento scelto per la propria formazione. Attualmente alcune tra le principali scuole sono: psicoterapia psicoanalitica (matrice freudiana e successive evoluzioni), analitica (matrice junghiana), adleriana, cognitivista e cognitivo-comportamentale, umanista, gestaltica e bioenergetica.